CiokoFlò, il festival fiorentino del cioccolato

Dal 10 al 13 aprile piazza Santa Croce ospita la prima edizione di CiokoFlò, un’iniziativa interamente dedicata al prodotto artigianale più amato da grandi e piccini. Con i suoi 60 stand e un David di cioccolato alto più di 2 metri, il festival raduna a Firenze un esercito di famiglie, appassionati e professionisti.

 

L’eccellenza del settore dolciario

Sono 40 gli espositori che giungono da tutta Italia per presentare il meglio della produzione nazionale. La manifestazione si svolge nell’ampia piazza che fronteggia la basilica Santa Croce, uno degli spazi nel cuore di Firenze che più si presta a questo tipo di eventi. L’intento è quello di promuovere il lavoro dei maestri cioccolatieri e permettere ai partecipanti di scoprire le infinite sfumature del cioccolato. Sfilando tra le bancarelle, i visitatori avranno la possibilità di degustare una vasta gamma di specialità a base di cacao, dalle classiche tavolette alle praline più deliziose, fino alle creazioni maggiormente innovative realizzate con gli ingredienti più inaspettati.

Il programma prevede anche dimostrazioni dal vivo, laboratori, installazioni artistiche e incontri con esperti del settore, che consentono ad esempio di entrare in contatto con le migliori tecniche di lavorazione. Una vera “fabbrica del cioccolato” con svariate attività adatte a tutte le età. Un occhio di riguardo è riservato anche alla valorizzazione del territorio fiorentino e toscano, che nella diffusione di questo prodotto ha avuto un ruolo sconosciuto ai più.

 

Una scoperta sorprendente

Tra i grandi navigatori fiorentini che hanno influenzato la storia dell’esplorazione, quello che solitamente viene citato è Amerigo Vespucci. Di contro, Francesco Carletti è talvolta ricordato come primo viaggiatore privato ad aver circumnavigato il globo, a partire dalla fine del XVI secolo, senza l’appoggio finanziario di sovrani o papati. Il suo nome è legato però anche all’introduzione in Europa di alcuni prodotti esotici, originari del Nuovo Mondo, che contribuì a diffondere. Tra questi ci sono le patate, svariati frutti tropicali e la pianta del cacao.

Nel suo scritto Ragionamenti di Francesco Carletti, Fiorentino, sopra le cose da lui vedute ne’ suoi viaggi, il navigatore racconta infatti di alcune bacche che potevano essere abbrustolite, schiacciate e mescolate ad acqua calda e zucchero, così da ottenere una bevanda chiamata “cioccolatte” dagli Indiani. Lo stesso Carletti si dichiarò così assuefatto allo squisito ritrovato da poterne difficilmente fare a meno per un intero giorno.

Una volta rientrato a Firenze, l’esploratore fu accolto alla corte di Ferdinando I de’ Medici, al quale dedicò le sue memorie. Per quanto non sia stato il solo ad imbattersi nella pianta del cacao e nei suoi derivati, il suo apporto fu determinante per consentirne la diffusione in Italia e far sì che giungesse fino ai giorni nostri.

 

Quattro giorni di bontà

Appuntamento dunque il 10 aprile per l’inaugurazione di CiokoFlò. Tra le proposte più attese si distinguerà un enorme David di Michelangelo realizzato interamente di cioccolato. Una vera opera d’arte dolciaria, che come osservato dallo scultore e maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia dà “colore e profumo ad una scultura di marmo creando così un contrasto tra la freddezza e la purezza del marmo e il calore avvolgente e il profumo intenso del cioccolato”. Basta già questo a dar valore al proposito di rendere Firenze, almeno per qualche giorno, una vera capitale del gusto.

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