Cocktail Negroni, l’aperitivo di Firenze
Firenze è da sempre legata alla cultura del buon bere. Si tratta di una passione che anche nel contesto urbano trova per molti la sua massima espressione nell’eccellenza enologica del Chianti. Tuttavia, la città è anche la patria del cocktail più bevuto nel mondo, che ha celebrato pochi anni fa il secolo di vita e che continua ad essere sempre più apprezzato: il Negroni.
Un drink che mette tutti d’accordo
Il centro storico vanta una miriade di location in cui esplorare il sempre dinamico universo della mixology. Sono moltissimi i locali eleganti ed esclusivi dove fare un aperitivo di qualità o rilassarsi dopo cena bevendo in compagnia.
Nell’esteso panorama delle opzioni disponibili, tra proposte creative e rivisitazioni dei grandi classici, gli italiani si affidano spesso ai capisaldi dell’ambiente. Tra i drink più apprezzati anche a Firenze troviamo Spritz, Gin Tonic, Mojito, Cuba Libre e Margarita. A condurre la classifica è però il cocktail che proprio qui nacque grazie all’estro di Camillo Negroni, e che ormai da diversi anni risulta il più consumato al mondo secondo le graduatorie internazionali.
La storia di un classico fiorentino
L’artefice della creazione del nuovo drink è il conte Camillo Negroni, nato a Fiesole nel 1868. Il nobile era solito frequentare l’aristocratica drogheria e profumeria Casoni all’angolo tra via della Spada e via de’ Tornabuoni. Fu qui che un giorno del 1919 chiese al barman Fosco Scarselli di variare il suo abituale aperitivo Americano sostituendo il seltz con il gin. Sembra che il conte avesse trovato l’ispirazione per questa variante durante i suoi frequenti viaggi a Londra e New York, dove aveva conosciuto la ricca tradizione anglosassone in materia di cocktail. Caratterizzata da un colore arancio intenso e da un gusto amaro, la bevanda appena inventata prevedeva parti uguali di gin, Campari e vermut rosso. Completava la presentazione una mezza fetta d’arancia.
Noto inizialmente come “Americano alla moda del conte Negroni”, nel corso del suo secolo di storia il cocktail è stato arricchito da numerose varianti celebri. Tra tutte, il Negroni Sbagliato e il Boulevardier, che al gin sostituiscono rispettivamente lo spumante brut e il bourbon.
Caffè e boutique
Oggi moltissimi locali di Firenze propongono il cocktail originale o una delle sue molte rivisitazioni d’autore. Per chi volesse ripercorrerne le tracce fino alla sua invenzione, la destinazione da appuntarsi resta via della Spada. Le sale della drogheria che ne vide la nascita, e nelle quali fu successivamente trasferita l’attività del preesistente caffè Giacosa, hanno visto svariati tentativi di preservazione nel corso degli anni. Nel 2001 lo stilista Roberto Cavalli acquisì l’attività per salvaguardarne la storia, ma fu costretto a chiudere nel 2017 per motivi economici.
Sebbene lo spazio originale sia attualmente destinato ad un negozio di moda, il caffè Giacosa ha riaperto nel 2023 a pochi passi di distanza, sul lato opposto di via della Spada. Per quanto la proprietà sia cambiata rispetto allo storico locale, il menu della nuova gestione omaggia l’inventiva di Negroni con ricette classiche e nuove varianti.
All’angolo tra via della Spada e via de’ Tornabuoni, dove il Conte sorseggiava la sua creazione, è presente una targa quasi nascosta tra le scintillanti insegne delle boutique. Fu affissa nel 2019 durante le celebrazioni per il centenario, a memoria di una vera istituzione nel mondo dei cocktail e di un interessante capitolo nella storia di Firenze.